venerdì 29 marzo 2024
12.12.2012 - REDAZIONE

Sanità: non cessa la polemica per il rinvio del Piano di riordino

Melgrati, Scajola e Gasco: “con l’annullamento della Commissione Sanità di oggi appare chiara la volontà di rinviare a dopo le elezioni politiche scelte impopolari di competenza del Consiglio Regionale di fatto già adottate dai Direttori Generali”.

“I rumors di palazzo confermano quella che era una preoccupazione del Gruppo P.d.L. in Regione Liguria; oggi è stata annullata la Commissione sanità, con la scusa dell’assenza dell’Assessore, assenza peraltro programmata, e quindi la Commissione si sarebbe potuta spostare in altra data in questa settimana, per esempio giovedì o venerdì.

Ma il vero motivo è che la giunta, in difficoltà con i tagli dei reparti, uno per tutti quello di Chirurgia Vertebrale del Santa Corona di Pietra,  e la chiusura dei Pronto Soccorso, trasformati in Punti di Primo intervento aperti 24 ore su 24 in attesa di un prossimo taglio di 12 ore, soprattutto dopo il passaggio del Presidente della Commissione Sanità Stefano Quaini a Sel, partito già prima critico con questo piano sanitario, vuol rinviare la decisione a dopo le elezioni politiche, per non avere contraccolpi in termini di voti”. Così dichiarano i consiglieri regionali del Pdl Marco Melgrati, Marco Scajola e Roberta Gasco che spiegano: “ se questo fosse vero, e chiederemo nella prossima riunione di Ufficio di Presidenza Integrato la programmazione dell’esame e del voto definitivo in Commissione Sanità del provvedimento e la sua calendarizzazione in Consiglio Regionale, sarebbe gravissimo, e ci vedremmo costretti a organizzare una campagna di manifesti per smascherare questo “disegno criminoso” della amministrazione di sinistra-centro di Burlando e Montaldo, ma anche dell’Ud.c. che gli tiene il sacco!”

“Certo è – aggiungono Melgrati, Scajola e Gasco- che questo provvedimento non andrà in aula per la fine dell’anno. E questo è scandaloso. E’ da ottobre che, senza un voto e un indirizzo politico obbligatorio di Consiglio Regionale, sono stati già chiusi i tre Pronto Soccorso del Ponente regionale, Albenga, Cairo Montenotte e Bordighera, trasformati senza copertura “legale” del voto in Consiglio Regionale, obbligatoria per legge, in Punti di Primo Intervento”.

Il Capogruppo Melgrati in conclusione precisa: “Avevo presentato un esposto alla magistratura, insieme con il vice coordinatore del P.d.L. di Cairo Montenotte Guido Vendemiati, per questo sopruso compiuto dai Direttori Generali su mandato diretto di Burlando e Montaldo. Mi risulterebbe che anche i Comitati della Val Bormida a difesa del pronto Soccorso dell’Ospedale di Cairo Montenotte ne abbiano presentato uno.

Ospedale di Cairo ancora più disagiato e certamente ricompreso nella deroga del ministero che indica nel limite di 60 minuti di tragitto il limite per la soppressione dei Pronto Soccorso, limite ampiamente superato e dimostrato in questo caso, in condizioni normali, figurarsi d’inverno con neve e gelo … Spero che dalla Magistratura venga aperto un fascicolo, perché solo il Consiglio Regionale può essere sovrano, per legge, sulla riorganizzazione della Rete Sanitaria dell’Emergenza, appunto i Pronto Soccorso. E invece i Pronto Soccorso di Albenga, Cairo Montenotte e Bordighera sono chiusi da ottobre e la legge che “dovrebbe” ratificare questa chiusura viene posticipata a dopo le elezioni per motivi di “audience” politica ed elettorale”.


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