venerdì 26 aprile 2024
18.07.2012 - redazione

Il Comune di Ospedaletti "adotta" il Comune di San Possidonio (Modena)

Dopo l'adozione di Sanremo che ha scelto San Felice sul Panaro.

Il Comune di Ospedaletti (Imperia) aderisce all’iniziativa “Adotta un Comune terremotato” lanciata dall’Anci nazionale e si candida a sostenere il Comune di San Possidonio.

Abbiamo accolto senza indugio - spiega il sindaco Eraldo Crespi  - l’invito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, condividendo in pieno lo spirito e la concretezza che anima questa iniziativa promossa da Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente Anci. La strada della ricostruzione sarà lunga e difficile e non dobbiamo permettere che le popolazioni colpite rimangano sole con i loro problemi. La creazione di un ‘gemellaggio’ solidale renderà il legame più forte e darà sicuramente risultati positivi”.
L’ufficialità dell’adesione all’iniziativa “Adotta un Comune terremotato” è confermata da un atto di giunta del Comune di Ospedaletti (atto n. 67 del 10 luglio 2012).

 Il Comune di San Possidonio è un piccolo paese collocato nella bassa provincia modenese a pochi chilometri da Mirandola; ha una popolazione di poco più di 3000 abitanti. Le attività legate al territorio, agricoltura e allevamento, sono ancora le più sviluppate.

Il territorio comunale è stato fortemente danneggiato dal sima del maggio scorso: l’edilizia pubblica è stata danneggiata in modo pesante e necessitano tempo e risorse molto grandi per il ripristino dei servizi. Per fortuna si è salvato il municipio, appena ristrutturato. Il Comune ha perso le scuole (infanzia, elementari e medie), la palestra comunale (unico centro sportivo coperto), il magazzino comunale (col materiale e i mezzi al suo interno); la comunità ha perso la chiesa, il teatro e un complesso antico (Villa Varini), utilizzati dal Comune e parrocchia per centri estivi, manifestazioni, eventi, riunioni e tutte le attività di carattere educativo e formativo.

Le strutture delle attività produttive sono state quasi totalmente rese inagibili e le ditte sul territorio hanno bisogno di spazi in cui poter continuare anche parzialmente la loro attività.

L’edilizia privata ha subito un forte colpo, si stima che il circa il 30 per cento della popolazione resterà senza casa per un  periodo medio-lungo (dai 6 mesi ai 3 anni) per importanti ristrutturazioni o per rifacimenti della casa.

Inoltre ci sono molti edifici (privati e non) che sono stati resi inagibili perché subiscono un rischio indotto dal potenziale crollo di edifici adiacenti; è il caso del municipio che subisce una pericolosità indotta dalla chiesa, crollata in parte.

I bambini che frequentano le scuole di San Possidonio sono in tutto circa 400 suddivisi tra Scuola dell’infanzia statale, Micronido comunale, Scuola dell’infanzia parrocchiale, Scuola primaria (elementare) e Scuola secondaria di 1° grado (media). Le uniche strutture rimaste agibili sono quelle dell’asilo parrocchiale che ospita 55 bambini.

La comunità di San Possidonio vuole tornare alla normalità attraverso il ripristino delle proprietà private, l’aiuto alle attività produttive e attraverso la ricostruzione di tutti i luoghi di aggregazione. Numerosi i progetti, tra i quali: ripristino delle scuole, compreso l’acquisto degli arredi, ricostruzione della biblioteca comunale, ristrutturazione del Teatro Varini (costo previsto 400mila euro), del palazzetto dello sport e del magazzino comunale (300mila euro).

 

Il presidente ANCI Graziano Delrio: “Abbiamo avviato una gara di solidarietà attraverso la raccolta di fondi, garantito la collaborazione di tecnici e strutture e lanciato un appello a tutti i sindaci del Paese affinché ‘adottino’ un Comune terremotato”.

Per ulteriori informazioni: www.protezionecivile.anci.it


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