sabato 20 aprile 2024
06.06.2012 - redazione

Il racconto dei ragazzi dell'Arci Liguria in aiuto ai terremotati

La preziosa opera dei volontari di Prociv Arci Liguria in Emilia, – continua la raccolta fondi sul c/c Arci 145350 presso Banca Etica

Leggi il report di Walter Massa, al termine del sopralluogo in Emilia insieme al presidente di Prociv Arci Liguria, Celestino Moruzzi, e il racconto di Sonia, volontaria Prociv Arci, al rientro dal suo turno.

Walter Massa: “Con Celestino Moruzzi siamo stati a Sant’'Agostino nel ferrarese nel campo gestito da Prociv Arci Nazionale che ospita attualmente tra le 330 e le 350 persone in tende nuove spaziose e – per quanto possa essere possibile – confortevoli, con servizi igienici in moduli prefabbricati nuovi. Attualmente nel campo Prociv Arci operano 50 volontari di Liguria, Calabria e Lazio e Umbria con turni settimanali coperti al momento sino a fine giugno. La durata dei campi è al momento prevista sino a settembre. Il campo è davvero ben organizzato e ben tenuto.

Siamo successivamente stati a San felice sul Panaro nel modenese, zona visibilmente più colpito, dove è operante il campo della Regione Liguria e che vede la presenza di volontari Prociv Arci. Il campo è allestito per circa 300 persone e attualmente ne ospita circa 250. Riguardo alla popolazione ospitata nei campi sottolineo la forte presenza di immigrati – dovuta probabilmente al fatto che vivevano in case di vecchia costruzione – specialmente nel campo della Regione Liguria, cosa che ha indotto alla realizzazione di 3 cucine per rispondere adeguatamente alle differenti esigenze alimentari. Colpisce in modo forte la distruzione di numerosi capannoni industriali e, per contro la tenuta direi quasi totale delle villette mono e bifamiliari. Nella maggior parte dei casi tutte con un giardino e/o uno spazio esterno allestito con tende private e/o camper o roulotte. Rispetto alle cose da fare la priorità emersa è senz’altro quella di continuare e potenziare la raccolta fondi attivata dal nazionale attraverso le iniziative dei circoli; a questo proposito sono state valutati strumenti possibili da realizzare urgentemente, quali manifesti e altro materiale con una grafica unitaria, spot radiofonici, slogan efficaci etc.

Greta Barbolini, presidente di Arci Modena mi ha comunicato proprio ieri che è stata bloccata la vendita del parmigiano date le nuove scosse che impediscono agli operai di entrare fisicamente nei capannoni. Ciò che chiedo, anche a nome dei dirigenti dell’Arci emiliana, è una buona organizzazione della nostra associazione che eviti dispersione e disorganizzazione. Da questo punto di vista sarebbe importante evitare iniziative isolate. Concludendo ritengo molto positiva l’efficienza dimostrata dai volontari di Prociv Arci Liguria e la bella collaborazione oramai instaurata tra Prociv e Arci. a questo proposito, dopo il Congresso dell’Arci spezzina, sabato pomeriggio prossimo parteciperò all’assemblea regionale che Prociv Arci Liguria terrà a Borghetto Vara nelle zone colpite dall’alluvione dell’ottobre 2011 insieme ai tanti sindaci dei comuni colpiti.”

Il racconto di Sonia: “sono rientrata dopo una settimana di campo a San Biagio, frazione di San Felice sul Panaro, colpita duramente dal sisma, e solo oggi guardando i vari telegiornali mi rendo contro realmente di cosa è successo, mi rilasso e mi vengono i brividi ….. si perché finche sei li dormi poche ore per notte ma ti bastano, ti viene una forza che non si riesce a capire da dove la prendi.

Tutti ti chiedono e vogliono sapere qualcosa di “straordinario” e io non so cosa rispondere neppure alle persone più care ……… mi accorgo di essere in qualche modo distante, non ho molta voglia di parlarne …… forse sono solo un po’ scarica o forse adesso manca qualcosa; qualche sensazione provata e condivisa solo con uno sguardo. Volti, immagini di bimbi multicolore che corrono ridendo tra le tende, Sheeva, cane pitbull ospite nella nostra tendopoli, che soffre il caldo, la soddisfazione di aver trovato la soluzione ad un piccolo problema.

Nella nostra piccola oasi era ospitato un mondo intero, ben 13 le nazionalità presenti, ognuno con la propria cultura ma tutti con un grande rispetto reciproco ed una comprensione del momento che si sta vivendo.

Convivono ben 6 religioni diverse che condividono un unico menu e le stesse regole e orari del campo. E’ un’esperienza unica.

Certo non posso dimenticare i sussulti del terremoto nè l’emergenza di curare e tranquillizzare le persone ferite e sconvolte, ma tutto convive dentro in modo inseparabile ed è quasi impossibile spiegarlo a chi non l’ha vissuto……

Nel campo ognuno è disponibile a qualsiasi mansione, dalla più qualificata alla più umile; in questa realtà in cui c’è solo tempo per le cose essenziali ogni ruolo acquisisce la stessa importanza, ecco perché psicologi montano le tende, dirigenti della Regione puliscono i cessi, laureati, diplomati e semplici operai svolgono insieme tutte le mansioni che via via si rendono necessarie. Alla sera, quando finalmente ci si ritrova tutti insieme si ride e si scherza di tutte le piccole disavventure della giornata, momento impagabile che ti ricarica per quello che verrà.


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