venerdì 29 marzo 2024
15.11.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Regione: la tradizione culinaria ligure come valore aggiunto

Che deve però essere tutelato da normative più stringenti, per rimettere in moto l'economia del settore.

La cucina ligure di qualità guarda avanti, oltre la crisi, che comunque continua a “mordere” locali e clientela , e chiede alle istituzioni nuove leggi  che riconoscano  i meriti a chi dimostra talento e capacità e mettano fine a una confusione normativa e commerciale che equipara a tutti gli effetti, da quelli fiscali a quelli sindacali e formativi, ristoranti e trattorie di livello a bar , paninoteche,  fast food  e altri point  dell’alimentazione e , in certi casi, del cibo-spazzatura.

Il segnale che qualcosa si stia muovendo nel settore è arrivato in mattinata dagli Artigiani della Provincia di Genova Confartigianato  dove il presidente Felice Negri  ha presentato un primo gruppo di ristoratori di Rapallo che ha deciso di aderire  all’associazione di via Assarotti.  “Presto seguito da altri loro colleghi genovesi che ci hanno già contattato per una iscrizione a Confartigianato che gli interessati possono condividere, nel caso con quella ad Ascom e  alle altre associazioni di categoria”, ha affermato Negri .

In tutto, al momento, le richieste giunte a Confartigianato, dai ristoratori sono una ventina .

“Un primo passo  per rimarcare il nostro status di artigiani , di produttori e trasformatori di prodotti agroalimentari di qualità, in attesa che il governo cambi o integri la legge sulla pubblica sicurezza che oggi non fa differenze tra esercizi commerciali”, afferma Rocco Costanzo, ristoratore di Rapallo , che insieme al  presidente  Confartigianato del centro del Tigullio  Angelo Gardella,  i ristoratori Marco Fucci, Massimo Magoni e  Riccardo Gaiaschi, prtesidente del Consorzio Sestieri che sta progettando la zona artigianale e industriale in località Santa Maria, ha annunciato la nascita dell’associazione Aria- Artigiani ristoratori italiani artisti che affiancherà Confartigianato Genova nella selezione delle richieste di adesione. “Che saranno valutate secondo precisi criteri, ispirati  alla cucina, alle produzioni del territorio e ad altri aspetti”, puntualizza Negri. 

Frattanto, la Regione Liguria, alla quale Confartigianato si è rivolta, non starà alla finestra, con un primo “check”  al quadro normativo nazionale “ per verificare quali margini di intervento vi siano, a livello regionale, per offrire agli chef e a ai ristoratori nuove garanzie e possibilità  di crescita”, afferma l’assessore al Commercio e Artigianato Renzo Guccinelli.


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